“La riapertura della pesca a strascico nella Fossa di Pomo, il tratto di mare al largo del confine tra la costa abruzzese e quella marchigiana, è un buon risultato che premia gli sforzi fatti dai pescatori per salvaguardare gli stock in quest’area”.
Così l’Alleanza delle cooperative pesca commenta il decreto a firma del sottosegretario Castiglione che dà il via libera alla pesca a strascico, seppur con ferree misure di gestione temporale, dopo oltre un anno di chiusura, in cui la pesca è stata consentita solo alle barche che storicamente praticavano l’attività in quell’area, per massimo due giorni a settimana, ridotti ad uno nel caso di pesca con reti gemelle.
Il decreto firmato oggi prevede inoltre la chiusura della pesca al palangaro per tutelare specie più sfruttate come il nasello.
“Il provvedimento, risponde alle esigenze espresse dalla categoria pur mantenendo alto il livello di attenzione, per ridurre lo sforzo di pesca. E’ un buon compromesso tra le esigenze economiche delle imprese e la salvaguardia delle produzioni. E’, infatti, stata indicata una zona di protezione assoluta dove è interdetta ogni attività di pesca, compresa quella non professionale”.